Ancora decine di segnalazioni di irregolarità Allo sportello virtuale www.numerochiuso.info. I legali Consulcesi chiariscono: «Ad ogni scorrimento altri 60 giorni di tempo per presentare nuove contestazioni al Tar»
Numero chiuso a Medicina: la partita non è ancora chiusa. Dalla pubblicazione della prima graduatoria, risalente ormai al 3 ottobre scorso, si sono susseguiti gli scorrimenti di rito, che continuano a tenere con il fiato sospeso migliaia di studenti. L’edizione 2017 dei sempre più contestati quiz, intanto, verrà ricordata a lungo per il boom di proteste dei candidati, che hanno riscontrato e denunciato numerose irregolarità: problemi relativi alla scheda anagrafica, non rispetto delle tempistiche, mancati controlli e utilizzo di smartphone le più frequenti.
Consulcesi, network legale leader nella tutela dei medici e di chi vuole diventarlo, già da tempo ha messo a disposizione dei candidati il portale web
Gli studenti penalizzati da irregolarità in sede di prova sono comunque ancora in tempo per fare ricorso: «I ricorsi al TAR per la contestazione hanno un termine perentorio di 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria - spiegano i legali di Consulcesi - ma gli scorrimenti stanno proseguendo e i 60 giorni ricominciano ogni volta a decorrere: è una nuova opportunità per chi si è visto ingiustamente preclusa la carriera medica. Ormai da 18 anni, da quando nel ’99 venne istituito il Numero Chiuso - conclude Consulcesi - facciamo ricorsi e grazie ad essi migliaia di studenti si sono potuti iscrivere».
La disparità salariale, associata al peggioramento delle condizioni di lavoro, contribuisce a una crescente insoddisfazione tra i camici bianchi del nostro Paese
Fra i requisiti richiesti al momento della domanda c’è la regolarità contributiva, l’avere effettuato il versamento della contribuzione Enpaf e non avere una morosità pregressa
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"Con Giorgetti stiamo cercando di defiscalizzare l'indennità"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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